Ubicata nel cuore di Parigi in fondo ad una vasta piazza ed a fianco del fiume Senna, la celebre cattedrale di Notre-Dame de Paris (cattedrale di Nostra Signora) si presenta con tre grandi portali in cui vi è l’entrata in quello di destra e l’uscita in quella di sinistra. Essa fu fondata in stile Gotico dal vescovo cattolico francese Maurice de Sully nel 1163, per poi essere consacrata nel 1182, ed ultimata nel 1344. Invece, nel 1862 divenne monumento storico di Francia, fino a divenire perfino patrimonio dell’umanità nel 1991.

La cattedrale di Notre-Dame de Paris fu il primo monumento che visitai, infatti, il mattino seguente al mio arrivo a Parigi, uscii dall’ostello, raggiunsi la metropolitana ed in mezz’ora arrivai a l’Île de la Cité. Una breve visita a quest’isolotto sulla Senna, qualche foto ai battelli che passavano frequenti sul fiume, e poi mi diressi all’ingresso della cattedrale. Una lunga fila di visitatori mi attendeva ma ciò non mi preoccupava affatto, poiché sapevo che da lì a poco avrei avuto il privilegio di visitare uno dei monumenti più celebri al mondo. Dopo circa 15 minuti raggiunsi l’entrata, passai i controlli antiterrorismo, dunque, entrai e visitai attentamente quanto segue.

La struttura interna si presenta con cinque navate con doppio deambulatorio intorno all’abside, l’altare maggiore, il transetto e delle navate con i relativi matronei. La parte interna venne momentaneamente sospesa nel 1190 con la costruzione delle tre campate più vicine alla crociera.
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In seguito, venne edificata la facciata e allo stesso tempo si procedette al completamento delle navate. Queste avevano uno schema differente da quello odierno, infatti, il matroneo era illuminato da finestre poste in modo tale da essere più in alto rispetto alla chiave di volta, e di conseguenza la volta a crociera era asimmetrica. Inoltre, il cleristorio del transetto e della navata centrale presentava un doppio ordine di finestre sia nel piedicroce che nel capocroce, con rosoni circolari in basso, che davano su un locale posto sopra il matroneo. Successivamente, tra i contrafforti, lungo le navate esterne, vennero aperte delle cappelle laterali e il transetto venne allungato. Dopo il completamento della parte superiore, iniziò l’edificazione della torre sud, e poi della torre nord.
Dal 1250, la cattedrale, ormai terminata, fu oggetto di una serie di importanti restauri fino a farle acquisire la struttura odierna. Le due facciate del transetto, i cui portali erano in stile romanico, vennero ricostruite in stile gotico e fu curata la realizzazione del portale di Santo Stefano e del portale del chiostro.
Il lavoro venne completato da Jean Ravy nel 1344, che si occupò anche delle transenne del presbiterio.

Alcuni secoli dopo vennero fatte delle decorazioni in stile rinascimentale e barocco come la sostituzione del Jubé con una cancellata in ferro battuto con decorazioni in oro, la rimozione delle tombe a pavimento del coro, e la sostituzione dell’altare maggiore con uno nuovo in stile barocco.

Nel 1804 venne celebrata nella cattedrale l’incoronazione di Napoleone come imperatore dei Francesi, e in tale occasione, davanti alla facciata, per coprirne lo stato di forte degrado, venne installato un protiro posticcio a pianta quadrata in stile neogotico posto in corrispondenza del portale maggiore e affiancato da due portici con archi ogivali.

A partire dal 1857 ebbe inizio un nuovo restauro con lo scopo di ricondurre la cattedrale alle originarie caratteristiche medioevali, creando un’unità di stili e integrando, tuttavia, elementi architettonici ed artistici di epoche successive. Vennero quindi eliminati l’intonaco delle pareti e il rivestimento marmoreo degli archi nell’area dell’abside; le finestre dei matronei e delle cappelle laterali vennero sostituite da vetrate policrome e quelle danneggiate restaurate. Furono realizzati degli affreschi delle cappelle laterali e fu riedificata la cantoria dell’organo maggiore.
La facciata fu oggetto di un importante restauro, che comportò il ripristino dei bassorilievi dei portali e la ricostruzione delle varie statue, tra le quali, quelle della galleria dei Re.
Nel 1935, il cardinale Jean Verdier fece realizzare ventiquattro vetrate, dodici per il cleristorio della navata centrale ed altrettante per il matroneo.
Nel 2004, dopo alcuni restauri negli anni ’90, per volere del cardinale Jean-Marie Lustiger, venne realizzato il nuovo presbiterio.
La cattedrale è posta fra due piazze: la prima, situata davanti alla facciata, ed è stata intitolata a papa Giovanni Paolo II; la seconda, invece, sorge alle spalle della cattedrale, risalente al 1844, con al centro dell’area la neogotica fontana della Vergine.
Tra il 1208 ed il 1250 venne realizzata la facciata principale della cattedrale rivolta ad ovest. Essa risulta leggermente inclinata verso sinistra, a causa del cedimento delle fondamenta.

Il prospetto della cattedrale misura 43,5 metri di larghezza e 45 di altezza (escluse le torri, in cui è possibile salire e fare una visita guidata) ed è suddiviso in quattro ordini orizzontali da cornicioni. In basso, si aprono i tre portali, che da sinistra sono il portale della Vergine, il portale del Giudizio universale e il portale di Sant’Anna. L’ultimo livello della facciata è costituito da una serie di slanciate bifore sorrette da colonne con capitelli scolpiti, sormontata da una balconata detta galleria delle Chimere.
Il portale del Giudizio universale è il portale centrale della facciata occidentale, il più recente dei tre portali della facciata, venne realizzato tra il 1220 e il 1230. Il portale della Vergine è il portale di sinistra della facciata, realizzato tra il 1210 e il 1220. Il portale di Sant’Anna è il portale di destra della facciata occidentale. È il più antico dei tre ingressi e l’apparato scultoreo venne realizzato tra il 1140 e il 1150.
Al di sopra dei portali vi è la galleria dei Re che consiste in un loggiato formato da ventotto archi trilobati poggianti su colonnine; all’interno di ciascuno di essi si trova una statua, alta 3,5 metri raffigurante uno dei re di Giudea.

Al di sopra della galleria dei Re, in asse con il portale del Giudizio universale, si apre il rosone, che dà luce alla navata centrale della cattedrale ed è il punto focale di tutta la facciata.
Al di sopra della galleria delle chimere, si elevano le due torri campanarie a pianta quadrangolare, con quella di destra leggermente più stretta rispetto a quella di sinistra. Qui vi è la possibilità per i turisti di salirvi per una visita guidata.
Le fiancate della cattedrale rispecchiano la struttura interna della chiesa, a cinque navate con matroneo e cappelle laterali, con tre livelli distinti.

Verso settentrione troviamo la facciata del transetto costruita in stile gotico a partire dal 1250 su progetto di Jean de Chelles in sostituzione di quella precedente, in stile romanico. Invece, la facciata del transetto rivolta verso sud e la Senna venne iniziata nel 1258 su progetto di Jean de Chelles e, dopo la sua morte, portata a compimento da Pierre de Montereau.
L’abside, che si articola su tre livelli, è la parte più antica della cattedrale ed è stata rimaneggiata nel XIII secolo con la costruzione delle cappelle radiali, dei contrafforti e degli archi rampanti. Nell’abside si trova ancora il presbiterio settecentesco, con pavimento in marmi policromi raffigurante lo stemma del re di Francia; al centro, vi è il neogotico altare della Pietà, già altare maggiore (attualmente utilizzato per alcune celebrazioni feriali in alternanza con l’odierno altare maggiore), decorato con archetti trilobati poggianti su semicolonnine.

Sulla crociera si eleva la flèche (freccia), un’alta guglia di 45 metri d’altezza e pesante 750 tonnellate, la cui struttura lignea portante non poggia sulle capriate del tetto delle navate, ma direttamente sui quattro pilastri della crociera.
La navata maggiore, alta 32 metri e larga 12, si articola in cinque campate, ciascuna delle quali è coperta da una volta a crociera a sei vele; le navate laterali, invece, sono coperte con volta a crociera a quattro vele ed hanno ciascuna otto campate. Esse sono divise da pilastri di forme differenti.
Lungo le navate laterali esterne, si aprono quattordici cappelle, sette per lato, a pianta quadrangolare, coperte con volta a crociera a quattro vele e illuminate ciascuna da una bifora o quadrifora.

Alla sinistra della cattedrale si trova la sacrestia, stile neogotico, costruita tra il 1845 e il 1850 su progetto di di Eugène Viollet-le-Duc in sostituzione di quella barocca.
Nella galleria orientale del chiostro si trova il museo del Tesoro, in cui si trovano oggetti liturgici e alcune reliquie importanti, una su tutte, il reliquiario della Corona di spine.
Attualmente la cattedrale dispone di sedici campane (in passato ne erano 20): due nella torre sud, otto nella torre nord, tre nella flèche e tre nel sottotetto, le quali si odono dall’interno della chiesa.
La cattedrale è stata raffigurata in varie opere pittoriche, tra le quali, la Messa del canonico de La Porte di Jean Jouvenet (1708-1711).
La cattedrale di Parigi dà il titolo al romanzo storico Notre-Dame de Paris, scritto da Victor Hugo e pubblicato nel 1831: l’autore, infatti, vi ambienta gran parte della vicenda presente nella sua opera, che volle scrivere per sensibilizzare l’opinione pubblica circa la necessità di restaurare l’edificio che, dopo la Rivoluzione francese, versava in pessime condizioni. Tra i protagonisti del romanzo compaiono il campanaro deforme della cattedrale Quasimodo e l’arcidiacono Claude Frollo. Romanzo storico che, tra l’altro, metto in scena con tanta passione sotto forma di commedia musicale durante le mie stagioni d’animazione nei villaggi turistici.
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