Il 4 ottobre 2018 decisi di andare a fare una visita guidata all’aeroporto “Francesco e Giuseppe Notarbartolo” di Palermo in cui ebbi l’opportunità di ammirare alcune cose molto interessanti. Esso è situato nel quartiere di Boccadifalco e rappresenta uno degli aeroporti più antichi d’Italia. Infatti, nacque nel 1925 e fu ultimato nel 1932, fin quando nel 1934 divenne sede del Comando Aeronautico della Sicilia e nel 1940 divenne base aerea militare durante la seconda guerra mondiale. Dopo la guerra tornò un aeroporto civile divenendo addirittura il terzo aeroporto italiano per volume di traffico. Negli anni ’60 con l’urbanizzazione della zona circostante l’aeroporto civile fu costretto trasferirsi a Punta Raisi chiudendo definitivamente le porte al traffico civile. Rimase, dunque, fino al 2008 solamente sede di Reparti dell’Aeronautica Militare Italiana, allorquando dovette abbandonare. Dal 2009, in seguito all’acquisizione da parte dell’ENAC, l’aeroporto è ritornato ad essere civile a tutti gli effetti, mentre nel 2014 divenne sede dell’Associazione Arma Aeronautica di Palermo. All’interno dell’aeroporto è presente l’Aeroclub Civile (che ogni anno organizza il Rally aereo di Sicilia) e la scuola di formazione per i volontari.

Adesso, invece, potete osservare le foto che io stesso ho scattato durante la visita alle seguenti strutture interne dell’aeroporto:

I due bunker della seconda guerra mondiale (uno dei due utilizzato anche come deposito munizioni), con simulazione attacco aereo a cui ho girato un video che potete vedere cliccando QUI;
L’hangar del 1930 dove iniziò la storia dell’aeronautica del Sud Italia e in cui risiedono diverse specie di aerei anche molto antichi;
La torre di controllo da dove si può osservare dall’alto la pista asfaltata lunga 1224 metri;
Villa Natoli con i suoi tentacolari alberi e le diverse specie mediterranee.